Apre oggi la Russian Fashion Week, la manifestazione che dal 30 marzo al 6 aprile porterà in passerella i più importanti fashion designer russi. E' Alexander Shumsky ad organizzare e promuovere questa settimana della moda. Sostenuta dal ministero della Cultura e delle comunicazioni di massa, questa settimana è definita dal ministro Alexander Sokolov «uno dei più importanti eventi culturali nella storia di questo Paese», essendo la moda «parte integrale della cultura e il lavoro dei designer russi una forma nazionale di arte».
Allora, mister Shumsky, è tanto importante adesso la moda?
Direi che è il desiderio più grande. I russi sono affamati di moda. Vogliono vederla, conoscerla, acquistarla. Amano Armani e Dior, adorano Dolce & Gabbana. Sono pazzi di Versace, che è stato il primo ad aprire a Mosca. Mi ricordo che all'inaugurazione si snodava fuori dal negozio una cosa di 300 persone e c'era perfino chi era disponibile a pagare 500 dollari per entrare. Ma sono molto apprezzati anche gli stilisti russi e ucraini, verso i quali crescono attenzione e richieste. In teoria, il mercato è grande, non soltanto per il lusso ma anche per i prodotti di fascia più accessibile, visto che la classe media è valutata in circa un terzo del totale degli abitanti (145 milioni). Però mancano le infrastrutture, sia produttive sia commerciali. Non può essere diversamente perché si tratta di un settore completamente nuovo. Abbiamo scuole, di cui quattro ottime tra Mosca e San Pietroburgo. Questo aiuta a formare gli stilisti, che sono quasi tutti piuttosto giovani. I quali, a loro volta, stanno allestendo laboratori e affinando competenze. Ma la maggior parte della produzione viene fatta lontano da qui, spesso anche in Italia. Servirà molto tempo per avviare una vera industria del tessile-abbigliamento.
Estratto da CorrierEconomia del 27/03/06 a cura di Pambianconews