Giancarlo Di Risio, manager di Versace, si è dedicato negli ultimi due anni al rilancio della maison e come afferma lui stesso “il risanamento è quasi completato, la zavorra dei 120 milioni di debiti ridotta a 20, le perdite da 95 a circa 15. Siamo pronti a ripartire. E puntiamo in alto”.
In concreto?
Ad aprile presentiamo la nuova collezione casa. A giugno lanceremo il primo profumo donna di nuova generazione: si chiamerà Versace e sarà prodotto dalla Euroitalia. E poi ci sono gli alberghi Palazzo Versace che stiamo costruendo nel mondo insieme al Sunland Group. Dopo l'Australia, nel 2008 arriva il Dubai, e sto già trattando per un terzo hotel in Asia.
Parla di lusso distintivo, ma poi come tutti punta sugli accessori…
È vero, gli accessori sono saliti dal 4 al 19 per cento del nostro fatturato e conto di superare il 30 nel 2006. Ma si tratta di oggetti preziosi, borse come quelle della linea couture fatte a mano e a tiratura limitata. E il mercato sta rispondendo così bene che potenzieremo lo stabilimento di Burago.
Dove aprirà nuove vetrine?
Oggi la rete conta 74 negozi diretti e 26 in franchising nelle principali città (ultime tappe Shanghai e Macao). Nei prossimi due anni ne inaugureremo altri 15, quasi tutti in Asia. È l'area che ci interessa di più, oltre all'Est Europa.
E la Borsa? Ci pensa?
È una strada possibile, dipenderà dagli azionisti. Io come manager posso solo dire che sto lavorando perché nel 2003 la Versace abbia le carte in regola per pensare a una quotazione.
Estratto da Panorama del 24/03/06 a cura di Pambianconews