OroMare raddoppia e punta a diventare la punta di diamante del polo orafo campano. Alla cittadella dell'oreficeria, del cammeo e del corallo in fase di completamento a Marcianise (sarà inaugurato a fine anno) si aggiungerà infatti il nuovo insediamento produttivo a Torre del Greco, in termini di filiera. L'investimento per il polo casertano è di 75 milioni di euro, ai quali la regione Campania ha contribuito con propri fondi per 12,5 milioni di euro per le infrastrutture. Il centro di Torre del Greco comporterà un ulteriore investimento, da parte degli imprenditori che vi faranno parte, di circa 6 milioni di euro.
OroMare è una società consortile di cui sono partner il Consorzio Borgo Orefici, di cui è presidente Roberto De Laurentiis, e gli antichi artigiani della cittadina vesuviana, vanto di un'antica tradizione che si tramanda da oltre 200 anni. Obiettivo della società OroMare, che a tutt'oggi raggruppa 206 imprese, per un fatturato complessivo di circa 180 milioni di euro (il 65% grazie all'export), è creare un unico polo con un'articolazione a Torre, in modo da "costituire un ponte tra i due sistemi orafi locali", come ha dichiarato il presidente Luigi Di Luca.
L'oreficeria è considerata un settore trainante dell'economia campana, in controtendenza al trend negativo a livello nazionale (poco più di 4,4 mld di euro, -5,5% in valore e -10,4% in quantità rispetto al 2004), dovuto alla contrazione dei consumi e alla concorrenza dei paesi orientali. Tuttavia il valore della produzione made in Italy in Europa resta attestato al 70%, nel mondo è invece al 14%, seconda quota in assoluto dopo quella indiana.
Le imprese maggiori, secondo una ricerca di Pambianco, risultano quelle che hanno realizzato incrementi del fatturato e dei profitti nell'ordine del 3-5%, il 50% conseguito sui mercati internazionali. La funzione di OroMare non sarà limitata alla sola gestione degli insediamenti comuni: oltre a fare sistema, il Consorzio metterà in atto una serie di azioni finalizzate a sostenere le imprese insediate rendendole più competitive sui mercati.
Estratto da ItaliaOggi del 20/03/06 a cura di Pambianconews