L'aumento di capitale da quasi 10 milioni di euro appena concluso, che ha consentito di riportare il patrimonio oltre quota 30 milioni, è solo il primo passo del processo di ristrutturazione che coinvolge la società tessile Ratti. La società si è affidata a Mediobanca per il piano di rilancio del gruppo.
Nei primi nove mesi del 2005 i ricavi hanno mostrato solo un marginale incremento, +0,6%, attestandosi a 74,1 milioni di euro, ma migliorano i principali margini: l'ebitda torna in positivo, anche se solo per 686mila euro, mentre l'utile operativo, pur ancora in negativo, riduce la perdita a 2,2 milioni. Nello stesso periodo del 2004 il mol risultava già negativo per 2 milioni e 1'ebit per 4,9; l'ultima riga del conto economico presenta ancora un rosso, per 3,7 milioni, quasi dimezzato rispetto alla perdita di 6 milioni del 2004.
Dal punto di vista patrimoniale, invece, è da notare il deciso calo dell'indebitamento finanziario netto, da 31,8 a 21,7 milioni: di conseguenza il rapporto fra debito e patrimonio netto è passato da 1,10 a 0,64 volte. L'opera di ristrutturazione sta quindi proseguendo e il miglioramento dei margini è potuto avvenire proprio grazie all'azione di riduzione dei costi di struttura e di recupero di efficienza nelle varie aree aziendali, oltre all'entrata a regime delle unità produttive acquistate o aperte in Romania.
Estratto da Finanza&Mercati del 18/03/06 a cura di Pambianconews