Il marchio di abbigliamento, calzature, borse e accessori, Patrizia Pepe ha chiuso il 2005 superando gli 85 milioni di ricavi, destinati a diventare 100 quest'anno, con 200 dipendenti, 36 negozi diretti monomarca e oltre mille punti vendita nel mondo.
Il sodalizio tra Claudio Orrea e Patrizia Bambi si è da subito dimostrato vincente. «La mossa giusta è stata quella di rendersi indipendenti come marchio, collezioni e distribuzione, commenta il presidente di Tessilform, poi abbiamo studiato le formule dei vari Benetton, Stefanel, Zara». Oggi il modello di business ruota intorno a una collezione base, mediamente consegnata ai negozi in 60 giorni, e a variazioni settimanali realizzate seguendo le richieste del mercato. I “sensori” sono costituiti dai 36 negozi diretti monomarca (a cui quest'anno se ne aggiungeranno altri tre) e dagli oltre mille multimarca sparsi nel mondo (dai quali arriva circa l'85% dei ricavi complessivi).
«In prospettiva la crescita più dinamica sarà sui mercati internazionali, a cominciare da Cina, Russia e Germania, dice Orrea, ma continuiamo a produrre tutto in Italia, perché ancora è competitivo ed è la cosa più conveniente in termini di risultato: anche la Cina, dove ormai facciamo l'8% dei ricavi, apprezza il made in Italy. Su questo punto, però, abbiamo un atteggiamento laico, aggiunge, vogliamo poter decidere liberamente, scegliendo la soluzione di volta in volta migliore».
Per il futuro Patrizia Pepe prevede di sbarcare negli Stati Uniti. «È un mercato molto selettivo: ci stiamo pensando, ma siamo ancora agli studi di fattibilità e ci vorranno almeno un paio d'anni per concretizzare questo progetto» conclude Orrea.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 15/03/06 a cura di Pambianconews