La tessitura serica italiana ha chiuso il 2005 con una sostanziale conferma dei livelli di fatturato conseguiti nell'anno precedente (+0,2%). Lo evidenziano i dati raccolti grazie alla consueta indagine campionaria, condotta dalla Federazione SMI-ATI e dalla Sezione Serica Italiana dell'Unione Industriali di Como, Per il secondo anno consecutivo il settore evidenzia, dunque, una sostanziale stabilizzazione, dopo le pesanti perdite subite nel corso del biennio 2002-2003.
Dopo una partenza poco brillante (-4,3% tra gennaio e marzo 2005), nei trimestri successivi la tessitura serica ha infatti recuperato interamente la perdita iniziale. In particolare, nel corso del quarto trimestre, il fatturato ha registrato una crescita dell'1,2%. In media d'anno, il mercato nazionale ha evidenziato una flessione pari all'1,8%, mentre il mercato estero ha mostrato un'evoluzione positiva (+1,5%).
Per quanto concerne le principali tipologie in cui si articola la produzione serica, il tessuto per abbigliamento femminile, che rappresenta la componente di gran lunga più significativa, ha registrato, in media d'anno, un incremento del fatturato pari all'1,8%. Le fibre naturali, come già accennato, hanno "tirato la crescita", con un incremento pari al 4,6%. In tale ambito il contributo della seta è stato assai rilevante.
A cura di Pambianconews