Un consorzio in attesa del distretto. Le aziende campane di abbigliamento riunite nel polo di Nola (Napoli) fanno sistema per dar vita a un distretto del tessile dedicato ai servizi e all'organizzazione delle piccole e medie imprese spesso costrette a tenere un piede in Italia e uno nel Far East per vincere la concorrenza del segmento medio basso. E da un progetto dell'unione dei Giovani industriali di Napoli aderiscono al Consorzio Mediterraneo tessile abbigliamento (Cometa), la cui nascita verrà ufficializzata oggi a Napoli, con l'obiettivo si promuovere una cittadella dove nascerà un centro ricerche del tessile e abbigliamento, una scuola di formazioni in accordo con le università locali e un centro servizi integrati.
“Il sistema campano del tessile abbigliamento ha bisogno di sostegno”, racconta in anteprima a ItaliaOggi Pasquale Ambrosio, amministratore delegato dell'azienda di abbigliamento Ambrosio group e presidente del consorzio Cometa, “per questo abbiamo deciso di fare squadra garantendo i servizi tipici del distretto in attesa che le autorità diano il via libera alla sua costituzione formale”.
“Il giro d'affari all'estero del segmento medio basso non supera il 10% del fatturato”, precisa Ambrosio, “e questo indica una sofferenza del settore cui porre rimedio perché il momento delle grandi sfide per la Campania deve ancora venire”. Il consorzio, cui hanno aderito per ora 50 aziende, vuole così garantire alle pmi servizi come la presentazione fieristica, la formazione del personale o un sito internet comune per avere una vetrina sui mercati stranieri.
“Non vogliamo un polo del lusso bis ma una risposta all'esodo forzato verso il Far East”, racconta Ambrosio, che ha già delocalizzato a Canton la produzione dei suoi marchi Extyn Italia, Bloom, Giorgia & Johns, “perché se delocalizzare è prassi per il 90% delle aziende nolesi non è altrettanto scontata la permanenza di molte pmi nel polo se non si arriverà a tutelarle con servizi adeguati”.
Estratto da ItaliaOggi del 9/03/06 a cura di Pambianconews