Milano e la Lombardia hanno il dovere di “mantenere la leadership morale” del Paese e di dare l'esempio di una classe dirigente unita, che si assume pubblicamente degli impegni per sostenere gli obiettivi comuni di crescita a sviluppo. Così parla Santo Versace (62 anni), presidente di uno dei gruppi simbolo della moda italiana e componente del Comitato strategico per la competitività creato da Roberto Formigoni.
Tra i cinque punti indicati dal documento strategico come prioritari, a suo giudizio qual è il più importante?
Sono tutti ugualmente importanti. Ma se proprio devo indicarne uno, allora indico la formazione e l'educazione. Sono valori sui quali si giocherà il futuro del Paese e verso i quali dobbiamo porre la massima attenzione. Il capitale umano, come spiega il documento, è il primo motore della competitività e la sua educazione rappresenta la questione più decisiva per il Paese.
Formigoni dice: ci aspettiamo che nel Paese si faccia di più per la competitività. Condivide queste parole?
Certo, io dico: la ricerca della competitività è un lavoro quotidiano, a un passo ne segue subito un altro. È un habitus mentale e non un tema da sventolare ogni tanto, in deteminate occasioni, e poi riporre nel cassetto.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 7/03/06 a cura di Pambianconews