Binda, società proprietaria dei marchi Breil e Wyler Vetta, festeggia quest'anno il centenario. «Il centenario non è un traguardo ma solo una tappa del piano di sviluppo del nostro gruppo, che punta a crescere soprattutto all'estero», spiega Simone Binda, l'AD che, assieme al fratello Marcello, guida la società.
L'azienda nata nel 1906 ha chiuso il fatturato consolidato 2005 a 230 milioni, in calo dell'1,9% rispetto all'anno prima, ma con una forte crescita dei ricavi esteri, sintomo che l'obiettivo prioritario del gruppo, di svilupparsi all'estero, sta dando buoni frutti. «Il fatturato 2005 generato all'estero è salito del 18%, attestandosi a 66 milioni, pari al 29% del giro d'affari di gruppo», aggiunge Simone Binda. E aggiunge: «Nel 2008 stimiamo di raggiungere il pareggio fra le vendite internazionali e quelle italiane, mentre nel 2013 il nostro obiettivo prevede che il 75% del volume d'affari arrivi dai mercati esteri».
Nel 2005, dopo la joint venture in Spagna con il distributore locale Geresa , Binda ha aperto tre filiali: negli Stati Uniti, in Germania e in Cina. Il 2005 verrà ricordato però anche per l'avvio della produzione delle linee di gioielli D&G Jewels e Trudi Jewels. «Attualmente abbiamo 20 punti vendita monomarca Breil, tra Italia e mondo, e contiamo di raggiungere le cento unità nel giro di 3 anni, conclude Binda. Circa 50 in Italia, 20 in Cina, e i restanti 30 negli Stati Uniti, nei principali Paesi europei e nell'Estremo Oriente, come per esempio Singapore».
Estratto da Finanza&Mercati del 7/03/06 a cura di Pambianconews