Lvmh chiude in positivo il bilancio 2005 con profitti operativi in crescita del 16% a 2,7 miliardi di euro rispetto al 2004. Gli utili netti sono saliti del 21% a 1,44 miliardi di euro su un fatturato di circa 14 miliardi (+11%). Il risultato, si legge in una nota ufficiale, è stato ottenuto grazie a un incremento generale della redditività e alla riduzione delle spese finanziarie ottenuta con un minore livello dell'indebitamento.
Le borse Louis Vuitton hanno trainato il comparto più importante della compagnia, quello appunto della pelletteria e della moda (tra i marchi vanta anche Fendi, Pucci e Kenzo), che ha riportato un incremento dei profitti operativi del 12% a 1,46 miliardi di euro. Bene anche le divisione profumi e cosmetici (+15% a 173 milioni di euro, tra i marchi: Christian Dior e Guerlain) e quella degli orologi e gioielli (profitti quintuplicati a 38 milioni di euro, tra i marchi: Tag Heuer, Zenith). Infine, la ripresa del turismo ha fatto tornare il buon umore alla divisione negozi (+46% a 347 milioni di euro), che comprende diversi duty-free shop e i Sephora.
La compagnia, che sta pensando di alzare il dividendo del 21% a 1,15 euro per azione, è ottimista per l'anno in corso. «Lvmh è ben posizionata per il 2006», si legge in una nota, dove si sottolinea che il gruppo si concentrerà sulla crescita interna, sullo sviluppo dei marchi più importanti, sulla redditività e cash flow. Un contributo positivo è atteso anche dalla divisione cosmetica: «Pensiamo che la cura della pelle diventerà uno dei segmenti con il tasso di crescita più elevato», si legge nel report, sottolineando che il lancio di nuovi prodotti dimostra che Lvmh punterà sempre di più sul comparto.
Estratto da Affari&Finanza del 6/03/06 a cura di Pambianconews