Si è chiusa ieri Star, la manifestazione annuale di Borsa Italiana, che ha visto protagonista la famiglia Burani che, infatti nei prossimi mesi sbarcherà a Piazza Affari con la quarta società, quella Antichi Pellettieri che proprio ieri ha deliberato ufficialmente la quotazione tramite un'Opvs. Intanto, i Burani hanno quotato altre società, attive nel settore ambiente, Greenvision e Bioera. Considerando tutte le società possedute dalla famiglia Burani i ricavi hanno toccato i 630 milioni nel 2005, e puntano a quota 750 per il 2006.
“I Pellettieri sono lo spin off della divisione pelle e accessori della Mariella Burani Fashion Group approdata in Borsa nel 2000, e che grazie alla quotazione, spiega l'AD Giovanni Burani, ha quintuplicato i ricavi”.
Dottor Burani, Come giudica l'esperienza in Borsa e sullo Star in particolare?
È stata la nostra carta vincente. Non solo in termini di crescita, ma anche di creazione di valore professionale. Il continuo rapporto con broker, gestori e analisti è stata una formazione importante per il sottoscritto e il management. Si è creata una sorta di partnership con il mercato che non sarebbe stata possibile con altre scelte finanziarie, come partner bancari o di private equity.
Crede che Bioera e Greenvision replicheranno Mbfg?
Ritengo di sì. Entrambe le società hanno le caratteristiche per ottenere le stesse performance della capogruppo e sono attive in un comparto, l'ambiente, che può garantire alti tassi di sviluppo e valore aggiunto. Col supporto della Borsa potranno concretizzare le proprie potenzialità.
La vostra formula vincente?
Il primo consiglio agli imprenditori che pensano di quotarsi è di lasciare sempre spazio al mercato, evitando di chiedere il massimo. Un altro fattore importante è quello di incentivare il management sul lungo periodo. Perciò abbiamo sempre mantenuto i fondatori nelle società acquisite e oggi garantiamo spazio nell'equity al management delle aziende quotate.
Avete ceduto il 3% di AP a Itochu a 10 volte l'ebitda. Coccinelle l'avete pagata 6,6 volte l'ebitda. Perché?
Perché abbiamo costituito un gruppo di marchi di pelletteria che da soli non avrebbero mai potuto crescere.
Estratto da Finanza&Mercati del 3/03/06 a cura di Pambianconews