Miroglio chiude il 2005 con un fatturato in leggera crescita e si assesta su 891 milioni di euro (contro gli 875 del 2004), con un utile netto in linea con l'anno precedente. A breve il bilancio consolidato, che porterà il gruppo con il valore di produzione a superare i 900 milioni di euro.
Gli investimenti sono passati da 51 a 81 milioni di euro e, parallelamente, il numero dei dipendenti del gruppo ha raggiunto quota 8.486 (+ 629 addetti rispetto l'anno precedente) con una crescita dell'occupazione sul territorio italiano di 300 unità, per lo più impiegate nell'area commerciale e distributiva del settore abbigliamento.
All'interno del gruppo, la Divisione Abbigliamento Vestebene ha registrato una crescita del proprio peso grazie soprattutto alla politica retail, che ha portato al raggiungimento ed al superamento di quota 1.000 boutique con le proprie insegne: Motivi, Oltre, Elena Mirò, Caractère, Fiorella Rubino, Sym (mercato francese) e Elegant Prosper (mercato cinese).
Oltre all'apertura di circa 100 boutique, il 2005 si è caratterizzato per il lancio del nuovo marchio C'est Comme Ca (casual-chic) e la sigla di una nuova joint venture della Divisione Tessuti in Cina, con un investimento di 10 milioni di euro, finalizzato a rilevare una tintoria e la costruzione di una tintoria per filati per maglieria.
A cura di Pambianconews