A sud di Napoli si sono affermate aziende che lavorano su un prodotto di medio-alto livello, fatto integralmente in loco, capace di offrire qualità a prezzi equi e di conquistare un consumatore attento al made in Italy. Realtà Mediconf, l'acquirente siciliana di Facis, che marcia a ritmi sostenuti: da società che produceva capi per la pubblica amministrazione l'azienda, sotto la guida della seconda generazione, è diventata un gruppo che ha fatto passi misurati ma decisi verso l'espansione. Prima ha messo a frutto la sua esperienza nella confezione aprendo negozi propri di moda maschile a prezzi equi, gli Empori Bucalo, inizialmente in Sicilia e poi estendendosi alla penisola; quindi facendo un salto importante con l'acquisizione di Facis e della licenza Luciano Soprani Cerimonia. Ora il business è talmente cresciuto da indurre i tre fratelli Bucalo, i titolari, a risistemare il gruppo.
Mentre i fratelli Bucalo meditano di invadere anche il Nord Italia con 150 dei loro empori entro il 2007, un'altra azienda siciliana sta portando i suoi negozi ovunque. Si tratta della Fenicia di Palermo, anch'essa guidata da due fratelli, Sandro e Fabio Candido, e partita storicamente con le camicie. Licenze importanti come Dior, Krizia e Pierre Cardin, un marchio proprio, Fenicia, un'organizzazione aziendale veloce fin dagli anni Sessanta, grazie al padre Gaspare Candido. I due eredi non si sono accontentati. Qualche anno fa hanno deciso di aprire negozi con un'idea rivoluzionaria: quattro camicie a 99,9 euro e un'insegna eloquente, Camicissima. «Sembrava folle proporre al pubblico una cosa del genere in tempi di crisi» commenta Fabio Candido «eppure ha funzionato». Tanto che a fine 2005 i negozi erano già 42. Infine, dalle camicie Fenicia si è spinta all'abbigliamento maschile, inaugurando a Milano il primo punto vendita Feni Uomo che propone abbigliamento di qualità, classico e per il tempo libero, a prezzi competitivi. «Per capire che prodotto mancava» aggiunge Candido «mi sono messo a osservare i dipendenti di un'assicurazione in centro, a Milano. Persone che desiderano vestire bene senza rivolgersi alle griffe». Evidentemente sono tante, se Feni Uomo prevede di aprire altri 13 negozi in Italia entro l'anno e 26 all'estero entro il 2009, con una forte predilezione per i Paesi arabi.
«L'impegno è diventare parte del Sistema moda Italia grazie anche alla sinergia con la Camera nazionale della moda italiana e a un rapporto di partnership stretto con il suo presidente, Mario Boselli» sostiene il presidente del Polo, Guglielmo Aprile. Il progetto è stato realizzato in tre anni: è andata meglio che col finanziamento di 14 milioni della Regione Campania, stanziati nel 2004 e ancora attesi».
Estratto da Economy del 17/02/06 a cura di Pambianconews