“Stefanel sta lavorando ad una joint venture che prevede l'apertura di numerosi negozi in India e il gruppo bancario olandese, dopo l'operazione di acquisto della banca AntonVeneta, può rappresentare un valido supporto ai nostri piani di espansione internazionale”. Giuseppe Stefanel, presidente del gruppo di abbigliamento veneto, sottolinea così l'importanza che ha per gli imprenditori l'acquisto di banche italiane da parte di grandi gruppi intemazionali.
Non avete risentito della concorrenza dei gruppi europei dell'abbigliamento?
Stefanel nel 2005 ha registrato un trend positivo, soprattutto dopo la riorganizzazione. I ricavi sono cresciuti del 12,9% a 272,2 milioni di euro, l'Ebitda è più che raddoppiato a 23,7 milioni e l'esercizio si è chiuso con il ritorno all'utile del gruppo per 6 milioni. Se il 2005 è stato un anno di consolidamento, il 2006 sarà un anno di crescita grazie al rafforzamento del brand e alla rivisitazione della struttura.
Quali sono i mercati su cui puntate?
Guardiamo ai Paesi che presentano una forte espansione demografica, come la Turchia, l'Est Europa e il Far East, dove gli incrementi delle vendite sono del 40-50% all'anno.
Come prosegue la riorganizzazione di Nuance?
Abbiamo acquisito Nuance due anni e mezzo fa. Molto è stato già fatto e da quest'anno vedremo i risultati. Nuance sarà in ordine nel 2007.
Pensate alla quotazione?
La prima regola è l'efficienza. Abbiamo acquisito nuovi contratti e a fine anno scadranno due contratti onerosi, all'aeroporto di Copenaghen e Sidney, e parteciperemo alla gara ma solo se ne vale la pena. Poi potremmo pensare alla Borsa, ma non prima del 2007.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 15/02/06 a cura di Pambianconews