Maurizio D'Angelo, presidente e amministratore delegato di Trudi, leader in Italia nella produzione di peluche, ha sempre desiderato creare un “polo del bambino”. Grazie all'acquisizione di Olli Olbot, marchio tedesco di abbigliamento e accessori per bambini, al progetto si aggiunge un nuovo tassello. L'operazione verrà annunciata oggi alla Spielwarenmesse di Norimberga, la fiera del giocattolo più importante del mondo.
"La nostra azienda sta attraversando un periodo molto felice, spiega D'Angelo. Il periodo natalizio è andato benissimo, e conferma che il giocattolo tradizionale, in particolare il peluche, non teme la concorrenza dei videogame e di tutti gli altri prodotti “tecnologici”. Abbiamo realizzato il 35% del nostro fatturato con gli acquisti di Natale e ora siamo felici di aver acquisito un marchio come Olli Olbot: presto lo distribuiremo a livello europeo. Per il futuro, pensiamo ad altre acquisizioni e forse altre licenze: quella siglata con Altana nell'estate scorsa per l'abbigliamento per bambini sta già dando ottimi frutti».
«Nei prossimi dodici mesi pensiamo che il fatturato di Olli Olbot possa raddoppiare, arrivando al milione di euro, spiega D'Angelo. Sfrutteremo la nostra struttura distributiva, che è molto forte anche all'estero: attualmente esportiamo il 50% del fatturato e vendiamo in 30 Paesi, con filiali dirette in Francia, Germania e Spagna».
Trudi, la cui sede è a Tarcento (Udine), ha chiuso il 2004 con ricavi per 22 milioni di euro e un ebitda di oltre il 20%. Nell'aprile 2005 è stata acquisita da Paladin Capital Partners (gruppo Bain & Co. Italia). « Da allora, spiega D'Angelo, abbiamo continuato a crescere credendo nel progetto del polo del bambino» .
Estratto da Il Sole 24 Ore del 02/02/06 a cura di Pambianconews