Nel 2005 il settore del lusso ha conosciuto importanti fusioni e acquisizioni (M&A), ma il numero delle operazioni (165) è stato leggermente inferiore rispetto al 2004 (170). Dal 2003 a oggi il Merger&Acquisition ha subìto una frenata. «Il numero delle operazioni è comunque elevato, rassicura Carlo Pambianco, per cui più che di rallentamento, si può parlare di consolidamento, anche perché acquisizioni e fusioni nel lusso non risentono delle crisi di mercato. Anche il 2006 dovrebbe risultare in linea con questa tendenza, forse con 5 o 6 operazioni in più».
Il fenomeno di maggior rilievo nel 2005, secondo quanto risulta in uno studio condotto da Pambianco, «è il passaggio di mano di prestigiose catene di distribuzione». Tra questi, Rinascente, ceduta dalla Ifil alla cordata Borletti-nvestitori Associati-Pirelli Re-Deutsche Bank e Coin, acquisita dal fondo Pai Partners. In Francia invece i protagonisti indiscussi sono stati i magazzini Galeries Lafayette, rilevati dalla famiglia Moulin e da Bnp Paribas. In Spagna, Cortefiel, acquisita da Pai Partners, Permira e Cvc. Negli Usa, Nieman Marcus, finita nelle braccia di Texas Pacific Group e Warburg Pincus.
Sul numero complessivo di M&A, 35 operazioni riguardano aziende e private equity italiani; 15 nascono dall'iniziativa degli italiani sui mercati stranieri; sei dall'iniziativa degli stranieri sugli italiani; 109 tra gli operatori esteri. Ancora una volta le aziende straniere dimostrano maggior dinamicità e rappresentano il 70% del totale delle operazioni. Tra le aziende di casa nostra, le più attive risultano essere: Bulgari, Mariella Burani e Bioera.
Estratto da Finanza&Mercati del 13/01/06 a cura di Pambianconews