Se si pensa alla Fiera di Vicenza, di primo acchito il pensiero corre all'oro e ai preziosi, settore di cui è leader mondiale con tre appuntamenti internazionali distribuiti nell'arco dell'anno: Vicenzaoro1 a gennaio, Vicenzaoro2, che l'anno prossimo cambierà data di svolgimento, passando da giugno a maggio, e Orogemma a settembre. A latere, il salone specializzato Oromacchine, rivolto ai macchinari e alle attrezzature per la lavorazione dei preziosi, che si propone a fianco delle edizioni di gennaio e maggio. Queste rassegne nel 2005 hanno totalizzato l'ingresso di 29.800 visitatori professionali italiani e 20.620 stranieri provenienti da 115 paesi del mondo. Numeri, questi, che confermano la solidità del ruolo di Vicenza come polo fieristico di riferimento per il settore lusso-gioiello.
"Tra i nostri punti di forza, specifica il segretario generale Corrado Facco, c'è quello di essere stati tra i primi in Italia a capire che non potevamo essere solo una mera vetrina espositiva, ma che dovevamo diventare un tool di marketing strategico, focalizzandoci su segmenti business ad elevata specializzazione settoriale e con un forte orientamento internazionale." Ed è proprio la dimensione internazionale quella che più caratterizza l'ente berico, tanto è vero che questa peculiarità ha portato alla nascita, lo scorso maggio, di Vicenza Fiera International, vero braccio operativo che porta il nome di Fiera Vicenza nel mondo, affiancando i propri clienti con servizi integrati esclusivamente legati all'export, tra cui la promozione e la partecipazione a fiere estere come la prossima edizione del JCK di Las Vegas nella quale gli orafi italiani avranno a disposizione un intero padiglione, grazie proprio all'intervento di questa società.
L'anno che sta finendo, però, ha visto la Fiera muoversi anche a fianco di partners prestigiosi e titolati, quali World Gold Council per la promozione del made in Italy orafo nel mondo e con il quale a gennaio verrà dato vita alla terza edizione di "Gold Expressions". O PoliDesign di Milano, branca dedicata del Politecnico di Milano con il quale l'Ente di via dell'oreficeria ha organizzato una serie di incontri dove si affrontano e si approfondiscono le variegate sfaccettature del rapporto fra design orafo e produzione. Inoltre, il 2005 è stato importante per la riqualificazione di alcune aree del quartiere e per l'avviamento del progetto di un nuovo padiglione – il B1(B-One) – riservato alla gioielleria e all'oreficeria di alta gamma. Destinatarie di questo spazio le aziende che vengono ritenute protagoniste del "nuovo rinascimento italiano" e che stanno, cioè, interpretando al meglio le sfide del mercato attraverso innovazione, produzione di tendenza e con l'adozione di un più sofisticato linguaggio sia creativo che di comunicazione.
Nel chiudere un anno positivo che ha registrato un fatturato di oltre 25 milioni di euro, Fiera Vicenza guarda quindi al 2006 con l'intenzione di consolidare le fiere tradizionali, quali Spaziocasa a febbraio, che sta per cambiare il proprio lay out, Tempolibero a marzo o VicenzaAntiquaria che si ripresenta al suo pubblico in marzo quasi in contemporanea con Vicenza Arte. Appuntamento ora al 15 gennaio che darà il via a Vicenzaoro1 con l'importante convegno internazionale "Sfida nei mercati globali-Oltre il made in Italy – come rafforzare la produzione del valore dell'Italian Style" che vedrà relatori di altissimo livello per un pubblico d'eccezione.
A cura di Pambianconews