Le calze Gallo festeggiano il 2005 con una crescita del fatturato di circa il 15% a 7,6 milioni di euro e per il 2006 le previsioni sembrano ancora migliori. «Siamo un'eccezione rispetto al resto del mercato, conferma Giuseppe Colombo, amministratore delegato dell'azienda di Desenzano. Il segreto del successo? Credo che oggi ci sia un totale calo della creatività. Anzi, forse, la creatività nella calzetteria in Italia non c'è mai stata. Siamo stati noi a portarla qualche anno fa». L'intuizione vincente di Colombo è stata quella di aver compreso la staticità dell'approccio del consumatore al prodotto-calza e avere intuito la necessità della costruzione di un nuovo concept: dare la possibilità al cliente di esprimere il proprio gusto con libertà su un accessorio che è sempre stato una sorta di divisa usa e getta.
Per il prossimo anno Gallo ha grandi obiettivi: innanzitutto continuare nel processo di diversificazione di prodotto ma, soprattutto, debuttare all'estero. A Parigi. «È uno dei sogni che vorremmo realizzare nel 2006, prosegue Colombo. Stiamo cercando la location migliore dove inaugurare il nostro store che naturalmente sarà in pieno centro cittadino». In verità, il gruppo ha già messo un piede in Francia «uno dei mercati internazionali più importanti» visto che tre anni fa ha acquisito una delle più antiche (è stata fondata nel 1819, ndr) e famose società di calze d'Oltralpe: la Dorè Dorè.
L'azienda, fondata nel 1927 e oggi presieduta da Ambrogio Colombo, grazie alle famose calze a righe, da uomo, donna e bambino, negli ultimi anni è diventata un fenomeno di costume. E partendo dalle calze ha ampliato la collezione inserendovi cravatte in cashmere e seta, boxer da uomo, costumi da mare uomo e donna, T-shirts, sciarpe e berretti in morbido cashmere, borse. E scarpe, le famose scarpette friulane in velluto che Gallo propone anche a righe o in lino e cotone. «Nella collezione primavera-estate 2006, continua Colombo, ci sarà spazio anche per nuove magliette e golfini nelle tinte pastello». L'anno prossimo l'azienda prevede di aumentare il giro d'affari di oltre il 20% per arrivare a 9 milioni d euro.
Estratto da Finanza&Mercati del 21/12/05 a cura di Pambianconews