«Sul tessile, abbigliamento e calzaturiero, il governo ancora una volta blocca provvedimenti importanti». Nichi Vendola denuncia così la decisione della commissione Bilancio della Camera di bocciare la proposta avanzata da deputati e senatori pugliesi, appartenenti a entrambi gli schieramenti politici, per risollevare le sorti del Tac. «Ancora una volta, e nonostante le rassicurazioni fornite in precedenza dal viceministro Baldassarri, incalza il vicepresidente della giunta regionale Sandro Frisullo, si deve registrare la scarsa attenzione del governo nazionale nei confronti della crisi del Tac pugliese. È un atteggiamento che mortifica lo sforzo unitario delle forze economiche, sociali e politiche pugliesi, senza distinzione di schieramento». La proposta, infatti, era stata avanzata dai parlamentari Lorenzo Ria, Gregorio Dell´Anna, Luigi Pepe, Luigi Lazzari, Ugo Lisi, Antonio Rotundo, Francesco Chirilli e Maria Rosaria Manieri, e prevedeva lo stanziamento da parte del governo attraverso la Finanziaria 2006 di 120 milioni di euro, da distribuire in tre anni, per il recupero della competitività del comparto, la ricerca e l´innovazione del prodotto e l´internazionalizzazione delle imprese.
A fronte di questa iniziativa, «la Regione, spiega Vendola, nel frattempo è riuscita a varare iniziative per 210 milioni di euro per fronteggiare la crisi del Tac. Dal Governo ci si aspettava un passo in più anche attraverso la fiscalizzazione degli oneri sociali». Ma la commissione Bilancio, nella seduta di venerdì scorso, ha bocciato l´inserimento della proposta pugliese, approvando invece uno stanziamento di 20 milioni di euro a favore della comparto del salotto in Veneto. «Tutto ciò, commenta il presidente della Regione Puglia, mentre assistiamo all´ennesimo assalto alla diligenza nella formazione di quella che assomiglia sempre più a una Finanziaria elettorale, nella quale la parola Mezzogiorno scompare nascosta dall´ombra dei ministri leghisti nonostante la folta rappresentanza di esponenti di centrodestra provenienti dalle nostre regioni. Esponenti spesso molto loquaci che però improvvisamente, almeno in questo caso, ammutoliscono».
E mentre la polemica politica s´inasprisce, sono i sindacati a cercare di riportare la discussione sulla crisi del comparto produttivo su altri tavoli. Ieri la Cgil Puglia ha presentato una richiesta d´incontro rivolta all´assessore regionale al Lavoro, Marco Barbieri, e al vicepresidente Frisullo. «Bisogna tornare a parlare di strategie», insiste Giuseppe Marcucci del sindacato.
Estratto da La Repubblica del 13/12/05 a cura di Pambianconews