Si scrive co-branding, si legge alleanza strategica fra marchi che per imporsi sul mercato uniscono le forze facendosi pubblicità a vicenda. Il modello è sempre più gettonato come dimostra l'accordo firmato fra Bisazza, il gruppo specializzato nella distribuzione di mosaico in vetro, che ha rivestito coi suoi mosaici quattro modelli di Mini. L'iniziativa ha consentito a Bisazza (che il 15 dicembre inaugurerà il nuovo showroom di Milano) di far conoscere il brand in settori diversi dal circuito tradizionale e alla Mini di distinguersi come marchio attento al design. Restando sempre nel settore dell'auto, anche Alessi ha dato vita in collaborazione con Fiat alla Panda Alessi e per Natale è stata già avviata l'ennesima operazione di co-marketing alternativo: il noto marchio di design distribuirà nella rete di negozi, confezioni regalo con alcuni suoi oggetti abbinati ai prodotti della Fondazione Slow Food.
Sul fronte dell'abbigliamento la strada del co-branding è seguita con successo da Benetton che a maggio ha firmato un accordo di partnership mondiale con Mattel, valido fino a fine 2006, per dar vita a «Barbie loves Benetton», una collezione di abbigliamento per bambine dai 3 ai 12 anni che prevede un lancio special per Natale con una particolare Christmas Barbie venduta sia nei negozi della catena di abbigliamento che in quelli di giocattoli. Grazie a questa operazione i vertici del gruppo veneto contano di vendere 1 milione di capi per la stagione autunno-inverno con ricavi aggiutivi nel bilancio 2005 fra gli 8 e i 10 milioni.
La stessa strada è stata seguita dal tandem Superga-Fendi che da questo autunno hanno messo in vetrina le prime scarpe firmate dalla griffe romana con la suola ingomma vulcanizzata, simbolo di Superga. Quest'ultima produce le sneakers e gli stivaletti, mentre Fendi si occupa della commercializzazione. L'accordo di cobranding è stato firmato tra la società controllata da Lvmh e BasicNet, che ha la licenza mondiale di Superga.
Estratto da Finanza&Mercati del 9/12/05 a cura di Pambianconews