È un processo molto lento e che marcia su un terreno accidentato. Ma un passo dopo l'altro, con costanza, Leonardo Del Vecchio sta mettendo a punto quella separazione tra famiglia e azienda che ha annunciato da tempo e che ha l'obiettivo di assicurare un futuro sereno a Luxottica, maggior gruppo mondiale di occhiali da oltre 4 miliardi di euro di fatturato stimati quest'anno. E autentica «vita» dell'imprenditore di Agordo.
Un nuovo tassello di questa complicata questione è stato messo al suo posto la scorsa settimana, quando Leonardo Finanziaria ha comunicato di aver acquisito un 2,2% di Luxottica da Delfin. Un passaggio interno, in quanto si tratta di due società che fanno capo alla famiglia, e che non modifica il controllo dell'azienda. Ma non un passaggio senza significato. Leonardo Finanziaria e Delfin sono, infatti, le due holding nelle quali sono presenti i sei figli dell'imprenditore, tutti proprietari delle azioni in nuda proprietà e con usufrutto al padre.
Accantonata l'idea di cedere una quota importante di Luxottica al management, sulla quale si era lavorato parecchio tempo addietro, il percorso che meglio sembra tagliarsi su Leonardo Del Vecchio e sull'azienda potrebbe essere quello di una sorta di trust che raccolga le azioni dei discendenti. Accompagnato però da un ulteriore e rilevante collocamento azionario che avrebbe un duplice scopo: legare all'azienda il management, come da sempre è nelle intenzioni di Del Vecchio, e dare maggior liquidabilità al titolo. Riflessioni su un piano di questo genere risulta siano in corso; solo riflessioni al momento, perché una decisione non sarebbe ancora stata presa.
Estratto da CorrierEconomia del 5/12/05 a cura di Pambianconews