Vendere oggetti preziosi in oro come se fossero capi di abbigliamento di Zara. Lidea è venuta a Carlo Gianuzzi, Amministratore Delegato di Stroili Oro. La società di Tolmezzo (Udine), specializzata nella commercializzazione di preziosi, è nelle mani di tre fondi di private equity: L Capital (60%), Ergon Capital Partners (30%) e Raffaello-Euromobiliare (10%), ha chiuso il 2004 con un fatturato di 71 milioni di euro (+16% sul 2003) e le previsioni per la fine del 2005 vedono un ulteriore incremento a 90 milioni di euro. Risultati ottenuti anche grazie a un forte potenziamento della rete di vendita, passata in un anno da 150 a 200 negozi, concentrati in grandi centri commerciali.
«Oltre a essere l'unica catena in Italia in grado di coprire tutto il territorio nazionale, il nostro gruppo riesce anche a coprire trasversalmente il mercato grazie ai suoi diversi posizionamenti stilistici» spiega a Economy Gianuzzi. In comune le tre insegne (Stroili Oro, Franco Gioielli ed Exx) hanno la location strategy: i centri commerciali. Molto originale il format scelto per i negozi, che si è trasformato rapidamente in formula vincente: nessuna porta d'ingresso e la possibilità di accedere con il carrello in tutta tranquillità, al contrario delle gioiellerie tradizionali che sono blindate da porte nelle quali si può accedere solo suonando il campanello.
Un gruppo in grande crescita, insomma, che guarda alla Borsa di Milano dove pensa di quotarsi entro il 2007. Nel frattempo Gianuzzi annuncia l'incorporazione a fine anno da parte di Stroili Oro della Franco Trading spa, proprietaria del marchio Franco Gioielli. Le due strutture si fonderanno in una società, operativa dal 2006, la cui denominazione non è ancora stata decisa.
Estratto da Economy del 2/12/05 a cura di Pambianconews