Le scarpine Lelli Kelly crescono all'estero e strizzano l'occhio alla Borsa. Il marchio italiano leader nella produzione e commercializzazione di scarpe per bambine da zero a nove anni è stato fondato nel 1992 da una coppia di manager lucchesi, Attilio e Mariella Attilieni. L'Azienda è stata la prima a ideare una scarpa che assicura la traspirazione del piede attraverso fori posti ai lati della suola, impedendo alla pianta del piede di entrare in contatto con le impurità del terreno e consentendo alla scarpina di rimanere asciutta per essere utilizzata tutti i giorni.
Con un giro d'affari di circa 60 milioni di euro, oltre 1,5 milioni di paia prodotte e le vendite della collezione primavera-estate 2006 in crescita del 29,4% rispetto all'anno scorso, la rete commerciale del gruppo all'estero sta superando quella italiana (1.500 i negozi Oltreconfine a fronte dei 1.400 nel territorio nazionale). Per quanto riguarda la distribuzione, la rete italiana si articola attraverso negozi multimarca specializzati per bambini o misti uomo-donna-bambino, mentre all'estero il marchio è presente esclusivamente nei negozi di calzature specializzati di «fascia alta».
I futuri progetti di crescita si spingono in Oriente: Hong Kong e Singapore, dove Lelli Kelly è presente direttamente, e Thailandia, dove l'Azienda ha delocalizzato ormai da oltre 15 anni parte della produzione e recentemente ha siglato un accordo di licenza con un partner locale. «Abbiamo anche firmato da poco un accordo con un'azienda di Taiwan e dal 2004 siamo presenti negli Stati Uniti, dove oggi riusciamo a vendere 15mila paia di scarpe alla settimana», spiega Attilio Attilieni che non nasconde di pensare anche alla Borsa. «All'inizio del 2006 abbiamo intenzione di organizzarci dal punto di vista legale per farci trovare preparati. La quotazione non è nei nostri progetti, ma se lo sbarco a Piazza Affari si presenterà come un'opportunità per la nostra società, saremo già pronti ad approfittarne».
Estratto da Finanza&Mercati del 1/12/05 a cura di Pambianconews