Intervista a Joseph Meyer, dallo scorso marzo Amministratore Delegato della Fossil Italia.
Fossil si è finalmente decisa a fare sul serio, in ltalia?
«Assolutamente sì! Fossil, con i suoi marchi di proprietà e il suo portafoglio di marchi in licenza, la sua capillare rete distributiva world-wide, la sua capacità di proporre prodotti innovativi ad alto contenuto tecnologico, ha tutte le carte in regola, le basi fondamentali per poter, come lei dice, fare “sul serio” in Italia. Ricordiamo, poi, che Fossil in Italia cresce del 15%-20% all'anno. Comunque, sono convinto che il punto di forza che ci permetterà di fare il balzo è il team, le persone che lavorano per Fossil».
Si rende conto che uno sbarco in grande stile di Fossil andrebbe a toccare situazioni apparentemente solide, che sarebbero quindi destabilizzate? È pronto a una «guerra» commerciale o intende usare sistemi più lenti e graduali?
«Le due strategie non sono inconciliabili. Noi intendiamo seguire il nostro progetto di crescita tramite l'implementazione dei nostri marchi attuali, il lancio di nuovi marchi e una rete distributiva sempre più forte ed efficiente. Se questa vuole dire una “guerra” commerciale, non ci tiriamo certo indietro».
Qual è l'attuale fatturato Fossil in ltalia e quali sono i suoi obiettivi a 3-5 anni?
«Il fatturato in ltalia nel 2005 supererà 35 milioni di euro. Pensiamo di raddoppiarlo nel 2008, per superare 100 milioni di euro tra cinque anni».
Estratto da Corriere della Sera del 25/11/05 a cura di Pambianconews