Ralph Lauren? Presente. Gucci? C'è. Banana Republic? Manca. Sbarcherà mai a Milano con un punto vendita? E' tutto da vedere. Anche perché, nella gara per accaparrarsi i grandi marchi della moda, ora la città della Madonnina ha una nuova rivale. Roma. La capitale è entrata nella superclassifica delle vie commerciali più prestigiose e più costose del mondo. Con via Condotti si è piazzata al quindicesimo posto. A pari merito, per la prima volta, con via Montenapoleone. Al vertice della classifica, aggiornata come ogni anno da Cushman & Wakefield, multinazionale della consulenza immobiliare, c'è New York con la Quinta strada. Seguono Hong Kong, Parigi, Londra, Tokio.
Via Montenapoleone, oltre a non poter più vantare il ruolo di via del lusso italiana per eccellenza, negli ultimi due anni ha perso quattro posizioni. Undicesima nel 2003, è scesa al quattordicesimo posto l'anno scorso per atterrare al quindicesimo, a pari merito, quest'anno. Ciò non significa che le quotazioni del metro quadrato siano in ribasso, anzi. Nell'ultimo anno, Montenapoleone ha registrato una crescita media dei canoni di locazione commerciale del 10,3 per cento. Semplicemente, in percentuale, altre piazze hanno fatto di più. Via Condotti, per esempio, ha registrato un più 13,2 per cento. Risultato: oggi, in via Condotti come in via Montenapoleone, per accendere un'insegna servono 2.150 euro al metro quadrato l'anno. Più la buonuscita.
«Il lievitare degli affitti nel quadrilatero ha “contagiato” gli altri quartieri. Sono sempre di più le vie abbordabili soltanto per le grandi multinazionali», lamenta Renato Borghi, vicepresidente dell'Unione del Commercio. «Che via Condotti affianchi via Montenapoleone può essere vista come una vittoria del “made in Italy”, approva Claudia Buccellati, presidente dell'associazione via Montenapoleone. Va riconosciuto, però, che Milano negli ultimi anni si è ingrigita. Roma ha saputo comunicare meglio». Che cosa ne dice Giovanni Bozzetti, assessore ai Grandi Eventi con delega al marketing urbano? «Stiamo lavorando per rilanciare l'immagine di Milano, assicura l'assessore. Entro il 7 novembre si chiudono i termini per la presentazione delle proposte di marchio per la città».
Estratto da Corriere della Sera del 27/10/05 a cura di Pambianconews