L'azienda, che ha fatto del design un elemento chiave in grado di portarla a sperimentare nuove forme, stili e prodotti, attraverso questi due eventi presenta la nuova collezione orocreando. La "naoto" ha una storia di circa quindici anni alle spalle, nata come distributrice di prodotti di oreficeria e accessori moda di fascia medio-alta, oggi l'azienda produce due marchi, "naoto" e " orocreando", entrambi focalizzati sulla ricerca di materiali e forme innovative applicate al gioiello e all'accessorio. Molti degli oggetti giocano sui multiuso: articolo di punta dell'ultima collezione, infatti, è stata la linea dedicata alle bags: borse in seta reversibili, con i manici che, staccabili, possono diventare bracciali e collane, mentre la stessa chiusura si trasforma in un gioiello pendente.
Ai gioielli della linea più classica, in oro, argento e pietre dure, si sono aggiunti pezzi creati con materiali naturali come i fossili, le agate, le conchiglie. Natura e cultura sapienziale si fondono invece nella linea "alchimia": gioielli in cui vengono utilizzati smalti colorati fusi con l'oro e l'argento, secondo antiche formule alchemiche.
"L'iridescenza prodotta da questa fusione, spiega Pinella Grimaldi, che su questi temi ha condotto anche una serie di approfondite ricerche, era già nota al mondo islamico nel V secolo d.C.; invece il segno grafico della linea di gioielli deriva dalla cultura giapponese del periodo Mamoyama della fine del 1500".
A cura di Pambianconews