"Pane, cucito e fantasia". Ecco come comincia (e continua) la storia dei quattro fratelli Lardini, passati in 27 anni da un piccolo laboratorio alle grandi sfilate del prétà-porter. La passione per la moda e un forte spirito di squadra fanno il resto. In un momento difficile per il sistema moda italiano, Andrea, Lorena e Luigi Lardini crescono del 26,6% in un solo anno: un fatturato da 38 milioni di euro nel 2004, contro i 30 del 2003.
Il marchio Lardini è nato poco più di dieci anni fa. Tempi duri per la moda italiana, ma voi non avete mai accusato perdite. Come è stato possibile?
Con l'innovazione e cercando di essere il più possibile unici, a un prezzo che il mercato possa cogliere. Ma, soprattutto, proporre qualcosa che poi faccia stile e diventi trend. È quello che siamo riusciti a fare con la giacca modello pull jacket, lanciata per l'inverno 2004-2005. Il segreto non è tanto anticipare, quanto proporre al momento giusto.
In luglio è arrivato l'accordo con Massimo Piombo: quel marchio dovrebbe rappresentare il 20% del vostro fatturato.
Noi non ci limitiamo a confezionare i modelli che gli altri marchi ci sottopongono. Dietro il nostro lavoro c'è uno studio profondo, fatto insieme con gli stilisti: noi proponiamo, ci consultiamo con loro e poi produciamo. Grande ricerca anche nel campo dei materiali, che si esprime nel lavoro con i tessutai, che vado personalmente a incontrare alle fiere. Insieme sviluppiamo tessuti originali nei pesi, nelle tipologie e nei disegni: il risultato sono vere e proprie esclusive.
Estratto da Economy del 21/10/05 a cura di Pambianconews