«I titoli del comparto del lusso manterranno performance più elevate della media anche se i listini azionari mondiali si dovessero stabilizzare sui livelli di oggi». II giudizio di Massimo Baggiani, gestore azionario Europa di Bim sgr, ha motivazioni precise. «La crescita del divario dei redditi in Occidente e la nascita di un nuovo ceto benestante nei Paesi emergenti favoriscono i prodotti del lusso».
Anche le grandi case di analisi finanziaria esprimono giudizi largamente positivi sui campioni europei del settore. A cominciare dalla capofila, Lvmh, considerata un buy con prezzo obiettivo a 74 euro da Merrill Lynch. Tra i grandi europei del lusso gode di ampi consensi l'elvetica Richemont. Un buy sia per Deutsche bank sia per Merrill Lynch, i cui analisti giudicano equilibrato un obiettivo di prezzo a 58 e a 55 franchi svizzeri rispettivamente. Richemont è overweight anche per Morgan Stanley, con target a 57 franchi. E neanche il canale della Manica riesce a fermare la corsa del lusso. Tanto che il principale gruppo britannico del comparto, Burberry, è giudicato buy con fair value a 520 pence da Deutsche bank e overweight con identico obiettivo di prezzo da Morgan Stanley.
In Italia, l'industria del lusso vanta marchi di prestigio globale come Bulgari, Luxottica e Tod's. Sulla prima gli analisti di Rasbank sono neutrali, con obiettivo a 9,18 euro. Valutazione condivisa da JpMorgan che giudica anch'essa la casa romana un neutral, con target leggermente più elevato a 9,80 euro. Mentre per Ubm Bulgari è promossa da hold ad accumulate. Da parte di Rasbank c'è più entusiasmo su Luxottica, un outperform con prezzo-obiettivo a 20,2 e che secondo l'analista Andrea Balloni «può beneficiare del recupero del dollaro e del buon andamento dell'integrazione delle sue controllate statunitensi». La piccola Tod's è considerata invece più volatile. «Ma la società è un marchio giovane, in piena espansione.
Estratto da Il Mondo del 14/10/05 a cura di Pambianconews