Silvio Tarchini, patron di FoxTown, l'outIet svizzero a soli 7 chilometri dal confine con l'Italia, grazie alle bizzarrie meteorologiche ha registrato un nuovo record di presenze: 192.335 visitatori a luglio (+17,7% rispetto al 2004) e 184.579 ad agosto (+10,8%) hanno fatto acquisti nei 27 mila metri quadrati dove 130 negozi vendono articoli griffati delle precedenti collezioni con uno sconto dal 30 al 70%.
L'ingresso di Armani a FoxTown è una consacrazione del suo lavoro?
Devo dire che marchi importanti del made in Italy che prima ci snobbavano ora ci corteggiano. E non nascondo che questo mi fa piacere. Oggi certi risultati cominciano a ingolosire anche le griffe e l'outlet è un canale che consente di avvicinare clienti che prima non osavano entrare in un negozio del centro.
II prossimo 4 novembre festeggia i dieci anni di FoxTown. Vuol crescere ancora?
A Mendrisio non ci amplieremo più. Piuttosto puntiamo a fare pulizia di marchi poco redditizi. E anche senza nuovi spazi, prevediamo di chiudere il 2005 con un giro d'affari in crescita del 10%, niente male se si pensa alla crisi che ha colpito i consumi d'abbigliamento.
Ma anche lei è stato colpito dal boom asiatico. Quindi meglio la Cina dell'Italia?
La nostra esperienza in Cina è incredibile: a luglio sono partiti i lavori, a gennaio termineranno e ad aprile inaugureremo FoxTown Shanghai, una struttura da 70 mila metri quadrati. Sarà il primo outlet cinese, posizionato a Songjiang, la città più ricca del distretto di Shanghai, dove ogni anno arrivano 65 milioni di turisti, mentre gli abitanti toccano i 16 milioni.
Estratto da Economy del 14/10/05 a cura di Pambianconews