Bernard Arnault tycoon del colosso del lusso Lvmh l'aveva annunciato da mesi. Ma il grosso baule che avvolgeva l'intero palazzo non lasciava spazio all'immaginazione. La nuova Casa di Louis Vuitton, così l'ha battezzata Arnault nella conferenza stampa tenuta ieri a Parigi, ha aperto le porte all'insegna di un lusso sfrenato al numero 101 di Avenue Champs Elysée, proprio di fronte a dove sorgeva il primo edificio della maison nel 1914.
I 1.800 metri quadrati della boutique, articolati su sette diversi livelli, sono stati studiati per accogliere tutto il meglio delle collezioni del marchio. In una ambientazione unica in cui arte contemporanea e prodotti si fondono in modo naturale. Insomma il primo flagsghip di lusso della storia. Di questo ha parlato a Finanza & Mercati il direttore generale di Louis Vuitton Serge Brunschwig. «La nuova maison, dice, non sarà solo un luogo per comprare ma anche l'ambiente dove scoprire nuovi talenti e incontrare la cultura. Questo non solo grazie alle installazioni permanenti di James Turrel, Tim White-Sobiesld e Olafur Eliasson. Da gennaio, il settimo piano del palazzo si trasformerà in galleria d'arte per ospitare mostre di artisti contemporanei.
Ci saranno nuove aperture?
Stiamo guardando molto all'America Latina, in particolare al Brasile. Dopo il building di Tokyo e quello di New York la nuova tappa sarà San Paolo. Restando più vicini a noi, tra un mese sarà la volta di Torino dove la vecchia boutique dagli attuali 50 metri quadrati circa si ingrandirà fino a raggiungere i 200 metri quadrati. Lo stesso accadrà a Genova e a Roma. L'apertura di Porto Cervo nel 2006 porterà a 16 i punti vendita italiani e a 345 quelli in tutto il mondo.
Estratto da Finanza&Mercati del 11/10/05 a cura di Pambianconews