Ci sono grandi novità in casa Bulgari, che sotto pressione in Borsa per un calo dell'utile sta registrando un consenso straordinario sul mercato. Soltanto gli orologi nei primi sei mesi di quest'anno si sono mantenuti sostanzialmente stabili: la gioielleria cresce invece (a cambi comparabili) dell'8%, i profumi del 22 e gli accessori del 34,6. Entrando più nei dettagli, si nota un andamento importante delle vendite negli Stati Uniti, più 28,5%, e in Giappone, più 17,8%. Mentre l'Europa cresce del 6,1% e l'Italia del 14,6% che, visto l'attuale stato di salute del Paese, è una cifra a dir poco sorprendente.
Riaffermata con forza la propria capacità di primeggiare nell'alta gioielleria e nei diamanti, quasi una dimostrazione di orgoglio per chi è considerato lo specialista delle pietre colorate (è uno dei principali acquirenti di zaffiri a livello mondiale), Francesco Trapani annuncia che intende incrementare anche gli accessori. «Tra cinque anni Bulgari sarà tra i primi dieci marchi del settore. In mano di dieci, senza una spinta particolare, siamo arrivati a 80 milioni di euro di fatturato, e continuiamo a crescere. Per questo l'azienda ha scelto di investire e sviluppare con maggior aggressività questo business, ad alto potenziale».
Dalla pelletteria agli occhiali, prodotti da Luxottica, dai foulard alle cravatte in pregiato twill di seta Saglione, Bulgari firma ormai prodotti molto diversi. Ci saranno anche scarpe e abiti in futuro? «Assolutamente no. Non vogliamo entrare nel mondo complesso delle taglie e degli assortimenti. Però abbiamo deciso di dare una personalità ancora più decisa a quello che stiamo facendo. Di conseguenza rafforziamo l'ufficio creativo e la produzione. Ampliamo anche la rete di vendita: per ora gli accessori si trovano nelle nostre gioiellerie, adesso invece vogliamo creare una boutique specializzata, capace di attrarre chi magari esiterebbe a entrare in una gioielleria Bulgari. Il primo nostro negozio sarà aperto a Osaka, forse di fianco a una delle nostre gioiellerie. Poi a Milano, in una location che stiamo ancora cercando. Li riteniamo dei test per calibrarci con precisione sui clienti. Ma sono ottimista e penso che ci daranno grandi soddisfazioni. Quanto basta per avviare tutto quello che abbiamo in mente».
Estratto da CorrierEconomia del 10/10/05 a cura di Pambianconews