Dopo otto anni alla guida di Burberry, a luglio 2006 Rose Marie Bravo farà le valigie. Fino a ieri la manager che ha rilanciato l'azienda dei trench, era vista come una specie di Domenico De Sole al femminile. Ma adesso la comunità finanziaria ha cambiato idea. Il motivo? È presto detto. La scelta della Bravo di abbandonare il ponte di comando, proprio ora che il gruppo sta per diventare contendibile, desta qualche sospetto sull'effettiva indipendenza della manager.
Lo scorso anno Burberry ha approvato un maxi piano di buy back proprio nel momento in cui Gus (azionista di maggioranza con il 66%) stava per cedere parte della sua quota attraverso un placement. Il prossimo maggio invece Gus distribuirà a tutti i propri azionisti titoli Burberry, defilandosi completamente dal capitale. E, due mesi dopo che il gruppo inglese sarà diventato una public company, la Bravo lascerà la griffe alimentando i dubbi che lei stessa sia stata più che altro una «dipendente» dell'azionista Gus.
In pole position per la successione della Bravo c'è Brian Blake, attuale direttore operativo del gruppo inglese, ex vice presidente di Gucci, e soprattutto fidato consigliere di De Sole. Blake a differenza della Bravo, ha già dato prova di «indipendenza», lasciando Gucci dopo 16 anni di servizio mentre Ppr stava ritirando il titolo dal mercato.
Estratto da Finanza&Mercati del 7/10/05 a cura di Pambianconews