Luca Berti non teme le imitazioni, ma neanche le rigidità di date e appuntamenti che cadenzano la settimana della moda italiana. Snobbando il fitto calendario delle sfilate Luca Berti va in scena a Shangai presentando la sua prima collezione KHE PE06 e riscuotendo grande successo.
Dopo 14 anni di jeans l'estroso ferrarese definito dal N.Y. Times "uno stilista originalissimo" sta conquistando i cinesi, uomini e donne, con le sue camicie in tela western impunturate a mano e le sue borse in pelle di cammello e cinture dall'effetto vintage.
Quello di Luca Berti per Khe è un universo ricco di contaminazioni, di mix tra memoria e tecnologia, che intende soddisfare un mercato dove si chiede agli abiti di regalare identità e personalità a chi li indossa e di ritrovare i valori dell'originalità e della qualità.
Il nuovo brand è di proprietà al 50% di Luca Berti Studio e per la metà di Fantasy Studio di Senigallia (45 milioni di fatturato) che lavora anche per Max Mara e ha collaborato con Hugo Boss per la nuova Boss Orange donna, presentata al Bread&Butter di Berlino.
Per Khe, che nasce da una costola di Skin Fish, la prima collezione prêt-à-porter femminile realizzata quattro anni fa da Luca Berti, sono stati stanziati 15 milioni per il primo anno. La collezione Khe uomo donna PE06 si pone come obiettivo di conquistare sia il mercato italiano che quello internazionale.
A cura di Pambianconews