Per tutto l'autunno, lo showroom di via Durini 15 cambia destinazione d'uso e si trasforma nella casa di Porro, un'abitazione completa che rispecchia in tutto e per tutto il carattere dell'azienda e del progettista che l'ha ideata: Piero Lissoni, art director Porro dal 1989 e interprete per eccellenza della sua sensibilità spaziale e compositiva.
La casa di Porro è una “casa imperfetta” come la definisce lo stesso Lissoni. Non è un semplice allestimento o un pacchetto espositivo da riproporre uguale a se stesso in più luoghi, né una casa-catalogo costruita accostando ambienti ideali: la casa di Porro è un luogo reale, concepito per essere abitato, e come tale presenta tutte le piccole incongruenze che caratterizzano uno spazio “vivo” e lo rendono unico e irripetibile, riflesso di chi lo vive e lo abita. Fonte di ispirazione per Lissoni è la casa milanese di tradizione, capace un tempo di esprimere la cultura e la raffinatezza dei suoi abitanti con una miscela un po' speciale di sobrietà a ricercatezza.
La parola d'ordine che ha guidato la progettazione della casa di Porro, dagli spazi living del piano inferiore, alla zona notte di quello superiore, fino ai percorsi che separano distribuendo le diverse stanze, è “neutralità”.
La camera da letto, riscaldata dal legno mongoi scelto come finitura nel letto Tokyo, nella libreria Load It, e nel sistema di armadi Storage, gioca semplicemente sull'utilizzo di cristalli a specchi per dilatare gli spazi e legarli insieme, colorandosi di giallo mustard nel contenitore Unité D e nelle sedie Spindle, disposte attorno al tavolo Beam della piccola area home-office.
A cura di Pambianconews