Dopo ben 17 anni, Giorgio Armani potrebbe decidere di monetizzare la partecipazione in Luxottica. Secondo quanto risulta a F&M, il noto stilista milanese potrebbe entro breve cedere tutto o parte del 5% di Luxottica che possiede attraverso un private placement.
Nel primo semestre 2005 la maison ha registrato ricavi per 697 milioni (+8%) e un risultato operativo di 97 milioni (+10%); il gruppo intende espandere ancora la rete distributiva e i proventi necessari per rilevare le nuove location potrebbero essere reperiti proprio dalla vendita delle azioni Luxottica.
Il legame tra Agordo e re Giorgio è di vecchia data: Armani aveva siglato un contratto di licenza con Leonardo Del Vecchio nel lontano 1988; nel 2002, però, aveva risolto la partnership per affidarsi alla Safilo di Vittorio Tabacchi con cui ha appena rinegoziato il contratto di licenza degli occhiali fino al 2012; così, anche in vista della futura Ipo di Safilo, Armani potrebbe giocare d'anticipo e liquidare parte della quota in Luxottica. Quando tre anni fa lo stilista aveva disdetto l'accordo con Del Vecchio, Luxottica valeva 22 euro, gli stessi prezzi di oggi che valorizzano la quota di Armani circa 480 milioni di euro, 25 volte il prezzo di carico; Luxottica era stata infatti collocata a Wall Street nel 1990 a 0,95 dollari per azione e ieri il titolo ne valeva 25,4: negli ultimi 15 anni, dunque, la performance media dell'azione, senza considerare il dividendo, è stata del 25% all'anno.
Ma adesso che Armani ha un rapporto consolidato con Safilo, e che dall'investimento in Luxottica trae solo un rendimento dell'1% grazie alla cedola (0,23 euro quella 2004), potrebbe fare cassa per diversificare l'investimento. Del resto la stessa Luxottica, che ha un flottante ridotto al 26% – sarebbe la prima a beneficiare dell'uscita di Armani dal capitale.
Estratto da Finanza&Mercati del 5/10/05 a cura di Pambianconews