Trimestrale oltre le attese per l'americana Nike. La numero uno al mondo dell'abbigliamento sportivo ha riportato un balzo degli utili del 32%, grazie al taglio dei costi e all'aumento delle vendite soprattutto negli Stati Uniti e in Asia. L'utile netto è arrivato a 432,3 milioni di dollari (1,61 dollari per azione) contro i 326,8 milioni (1,21 dollari per azione) dello stesso periodo dell'anno precedente. Il consensus degli analisti non andava oltre un utile di 1,42 dollari per azione. Le vendite invece sono aumentate dell'8,4% a 3,86 miliardi di dollari (le stime degli analisti erano di 3,8 miliardi).
Nonostante la pressione dei prezzi dei petrolio sulle tasche dei consumatori e la crescente competizione da parte della rivale tedesca Adidas che si sta preparando ad acquistare Reebok, Nike ha mantenuto le stime invariate per l'intero 2006 con ricavi in crescita a una cifra nella fascia alta della sequenza.
All'indomani dell'annuncio dei risultati, molte case d'investimento hanno emesso giudizi positivi sulla compagnia. Il giudizio buy (comprare) è arrivato da McAdams Wright Ragen, Hilliard Lyons, Jyske Bank. I target di prezzo vanno dai 103 ai 106 dollari (rispettivamente il 24% e il 26% più rispetto alle quotazioni correnti del titolo). Più cauta Prudential Financia che ha mantenuto il giudizio neutral weight (peso neutrale) e fissato il target di prezzo a 92 dollari (upside del 10%).
Estratto da Affari&Finanza del 26/09/05 a cura di Pambianconews