Oltre 69mila metri quadrati, il 26% in più rispetto all'edizione del settembre 2004; espositori in crescita dell'11,6% a 37mila visitatori attesi. I numeri del Micam, la più importante fiera delle calzature del mondo, inaugurata ieri nel nuovo polo fieristico di Rho-Pero, sono ottimi. Il primo ad ammetterlo è Rossano Soldini, presidente dell'Anei (l'associazione dei calzaturieri italiani), il quale però, aprendo la fiera insieme al vicepremier Giulio Tremonti, ha anche ribadito le difficoltà del settore e il peso della concorrenza sleale della Cina. Per superare questa situazione di crisi, non contingente ma strutturale, Tremonti ha nuovamente sostenuto che ci vorrebbe un'emissione di eurobond per «finanziare la riconversione industriale dell'Europa»
Ma se il quadro generale è grigio, non mancano segnali positivi dalle aziende. Nero Giardini nel 2004 è cresciuto del 14%: il fatturato è stato di 45 milioni di euro e nel 2005 potrebbe arrivare a 60 milioni. «Le nostre scarpe sono tutte “made in Marche”, spiega Enrico Bracalente, amministratore unico dell'azienda. Abbiamo appena aperto una nuova sede con annesso stabilimento a Monte San Pietrangeli, di 7mila metri quadrati. Il nostro segreto? Prezzi contenuti, per la maggior parte delle scarpe sotto i 100 euro, a alta qualità» .
Pieno di idee ed entusiasmo è Lino Fornari, inventore del marchio Fornarina e proprietario di Barleycorn, 146 milioni il fatturato 2004, in crescita del 25%. «Dove si produce forse non è così importante: la fase cruciale è quella creativa. Noi abbiamo molti giovani designer e puntiamo a sorprendere i nostri clienti con novità a getto continuo» . Fornari non teme di essere copiato: "Il mercato oggi è velocissimo: quando arrivano le copie noi abbiamo già pronte nuove collezioni" .
Estratto da Il Sole 24 Ore del 23/09/05 a cura di Pamianconews