Primo semestre in leggero miglioramento per i conti di Jil Sander che ha archiviato il periodo con perdite per 9,7 milioni di euro contro un passivo di 15,3 milioni registrato nello stesso periodo del 2004. In crescita anche il fatturato della maison tedesca, controllata dal gruppo Prada, che è aumentato del 3,1% a 69,8 milioni (erano 67,7 milioni nel 2004).
Il piano di ristrutturazione avviato nei primi mesi del 2005 sembra dare i primi risultati. Il progetto di riorganizzazione prevedeva di delocalizzare la produzione e la logistica dalla Germania, in particolare dal quartier generale di Ellerau (Dresda), al distretto toscano di Montevarchi, sede della capogruppo Prada. Una strategia che, secondo i manager del gruppo, «potrebbe essere il modo migliore per creare efficienze di gruppo e riportare al più presto i conti in nero». Magari già dal prossimo anno. Il management ha in previsione anche di ampliare il numero delle licenze.
Il piano di rilancio di Jil Sander passerà anche attraverso Raf Simons, il nuovo direttore creativo della maison nominato da Prada a maggio. Il cambio è legato al fatto che, nel novembre 2004, la stilista fondatrice della griffe tedesca aveva rinunciato all'incarico. Il debutto della collezione disegnata dal nuovo designer avverrà con la collezione autunno/inverno 2006-2007, mentre le proposte della primavera/estate 2006 sono ancora quelle di un team stilistico interno.
Estratto da Finanza&Mercati del 20/09/05 a cura di Pambianconews