Marco Tempestini è uno di quegli imprenditori del made in Italy che hanno saputo fare sistema, unica strada vincente per le piccole e medie aziende alle prese con la sfida della globalizzazione. Alla testa del gruppo di famiglia, il maglificio Magreb, il padre Silvano è presidente e le due sorelle, Patrizia e Roberta, si occupano rispettivamente del prodotto e del marketing e pubblicità, qualche anno fa è andato in Cina e ha aperto, in cosharing con altri imprenditori dell'abbigliamento, uffici a Shanghai e Canton, per far conoscere soprattutto il suo prodotto di punta, Glenfield.
E lo scorso giugno, ha firmato un contratto con un importante gruppo cinese, la Shanghai Neoshine International Trading Company. «E' una jointventure che funziona a due livelli, dice. Noi cureremo la produzione della collezione Glenfield Asia, che sarà realizzata in massima parte in Cina (esporteremo solo il 4%), e che il nostro partner si è impegnato a comprare in toto.
Nello stesso tempo, la società cinese si è impegnata ad aprire i primi negozi monomarca, otto shopinshop nei grandi mall di Pechino e Shanghai, tra a agosto e settembre, e a seguire tutto il discorso retail: noi li affiancheremo nelle strategie e nella gestione dei punti vendita, percependo delle royalty».
Un business promettente, ma che esige un certo tempo di attesa: «La Cina è un potenziale grande mercato che si sta muovendo ad alta velocità, ma è ragionevole attenderci i primi risultati di questa operazione non prima di 24, 36 mesi».
Estratto da Affari&Finanza del 19/09/05 a cura di Pambianconews