Hermès sfodera una semestrale coi fiocchi, con utili in crescita del 12% e ricavi in aumento del 4,6% a 649 milioni di euro. A trainare le vendite hanno contribuito il mercato retail americano (+15%) e quello asiatico (+11%). L'utile netto è salito, nei primi sei mesi dell'anno, dell'11,9% a 109 milioni di euro (contro i 97,4 milioni di un anno fa), superando le aspettative degli analisti che stimavano 105 milioni di euro. L'ebit si è attestato a 165,3 milioni di euro, in crescita del 9 per cento. Tra i segmenti di punta: la seta (+10%), le borse (+6%), i profumi (+11%), gli orologi (+7%), gli abiti e gli accessori che hanno messo a segno un +9% grazie al successo della collezione donna disegnata da Jean-Paul Gaultier e della linea uomo firmata Véronique Nichanian.
Le previsioni di vendita per la seconda parte del 2005 sono ancora più alte perché basate su un progetto di espansione della rete dei negozi (otto nuove aperture). Mentre nel 2006 il gruppo pensa di rafforzare la sua presenza in Asia con una nuova maison Hermès a Seul e l'ampliamento di quella di Tokyo.
La capitalizzazione di Borsa di Hermès è molto alta (6.766 milioni di euro), l'azionariato diffuso e sparpagliato tra i numerosi eredi del presidente Jean-Louis Dumas. Fonti finanziarie francesi riferiscono ora di un interessamento del finanziere Albert Frère per una quota del 10% di Hermès. Tra gli interessati al pacchetto, secondo indiscrezioni, ci sarebbe anche Ppr con Francois-Henri Pinault che starebbe studiando il dossier Hermès per individuare le possibili sinergie.
Estratto da Finanza&Mercati del 16/09/05 a cura di Pambianconews