Una sorta di “rinascimento” dell'oreficeria italiana dopo una lunga crisi, guidato in gran parte da aziende giovani e coraggiose. Sembra questa l'indicazione che esce dalla Fiera internazionale dell'oreficeria di Vicenza che si è conclusa ieri con quasi 15mila buyer provenienti da 109 Paesi. Il Rinascimento non si basa solo su impressioni: una ricerca realizzata da Pambianco Strategie di Impresa lo ha misurato in termini di bilanci, con una verifica incrociata sulle aziende con i risultati migliori, e ne è uscito una sorta di identikit dell'impresa che va oltre la crisi: è giovane, ha fatto scelte di coraggio, è innovativa, ha puntato sul marchio, ha investito su rete commerciale e comunicazione.
Se Bulgari è una sorta di fuori quota nel campione considerato, forte di un fatturato di 828 milioni un utile netto del 13%, con risultati soddisfacenti anche nel primo semestre 2005, c'è una pattuglia di produttori molto attiva nella fascia tra 50 e 250 milioni che, in ordine decrescente, comprende Binda con il marchio Breil, Damiani, Uno A Erre, Pomellato, Morellato, Chimento e Worldgem. Cambiano, ma solo parzialmente, i nomi nella classifica della crescita: Marco Bicego ha avuto un incremento del 39,8%, Comete del 34,8, Morellato del 24,7, Breil del 24, Rebecca del 22.
«Prevediamo una crescita del 20% anche quest'anno, commenta Massimo Carraro, presidente di Morellato, puntando sempre su una forte innovazione di prodotto, una politica di marca aggressiva, forti investimenti nella comunicazione e una distribuzione selettiva».
Per Marco Bicego il risultato si misura in 20 milioni di fatturato 2004 e un tasso di crescita per l'anno in corso stimato oltre il 30%. A stimolare il rinascimento dell'oreficeria italiana c'è un ultimo dato elaborato da Pambianco: la redditività media del campione esaminato, anche escludendo Bulgari, è salita dal 2,5% del 2003 a un incoraggiante 3,2% nel 2004. E per il 2005 è atteso un incremento medio del fatturato pari al 10% circa, con una redditività che dovrebbe arrivare a toccare il 4 per cento.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 16/09/05 a cura di Pambianconews