È quasi un ko per l´accappatoio made in Italy. Quando i sindacati si sono incontrati l´altra sera con i vertici della Zucchi, famosa anche per tovaglie, tende e lenzuola, sono rimasti scioccati dal piano di ristrutturazione presentato dall´amministratore delegato Franco Todisco: 750 licenziamenti su 1.700 addetti.
Per capire la decisione dell´azienda basta scorrere i numeri della semestrale Zucchi in profondo rosso presentata lunedì scorso. A cominciare dai ricavi in flessione del 9,6% a 149,3 milioni di euro mentre il risultato negativo (-12,7 milioni) è stato migliore di quello dello stesso periodo del 2004 (-15 milioni) solo per i proventi straordinari derivanti dagli effetti del consolidato fiscale mondiale.
I vertici della Zucchi fanno capire chiaramente che molti prodotti saranno realizzati all´estero in aree dove il costo del lavoro è basso «anche attraverso la realizzazione di joint venture produttive finalizzate a servire i mercati europei ed anche in paesi nei quali il processo di occidentalizzazione dei consumi è in atto». Contemporaneamente il management ha avviato la procedura di trasferimento di ramo d´azienda.
Estratto da La Repubblica del 8/09/05 a cura di Pambianconews