Una collezione di 48 piccoli pezzi, in un unico tessuto, brevettato, che si chiama Sensitive ed è un jersey di microfibra Meryl e fibra elastica Lycra: così Chiara Boni torna nel pret-a-porter dopo alcuni anni di impegno come assessore regionale toscano, ruolo che le aveva lasciato solo lo spazio per coltivare l'alta moda.
A Milano, Chiara Boni ha presentato la sua collezione per la primavera-estate 2006, puntando su tre colori (rosso, nero e ciclamino) e su una politica di piccoli prezzi, di piccoli spazi (tutti i capi sono in bustine dal minimo ingombro) e di grande praticità: abiti e giacchine, sempre molto femminili, aderenti o drappeggiati, sono indeformabili, ingualcibili, non temono l'acqua e si asciugano subito.
Prodotta tutta in Italia (da Marcello Cioni & C. di Castelfiorentino) la 'collezione in bustine' si presenta sul mercato a prezzi imbattibili: il vestito più caro, un lungo abito sexy da sera, viene venduto al negoziante per 100 euro, il resto oscilla tra i 40 e i 70 euro.
Estratto da Ansa.it del 8/09/05 a cura di Pambianconews