L'addio di Fendi frena i conti di De Rigo. Ieri il gruppo di occhialeria ha presentato i risultati dei primi sei mesi del 2005 a pochi giorni dalla chiusura dell'Opa (venerdì 9 settembre) sul 100% della società, lanciata a inizio agosto dalla famiglia De Rigo con l'obiettivo di togliere il titolo dal New York Stock Exchange. Nel semestre la società di Longarone ha registrato un calo del 3% del fatturato consolidato a 267,5 milioni di euro.
«Si tratta comunque di un risultato soddisfacente, commenta Maurizio Dessolis, vicepresidente e direttore finanziario del gruppo, in quanto il 2005 è un anno di transizione». De Rigo ha perso alla fine dello scorso anno la licenza Fendi che rappresentava la prima griffe in termini di giro d'affari. Le nuove licenze arrivate nel 2004 (Chopard ed Escada) e nei primi mesi del 2005 (Zegna e Jp Gaultier, che esordiranno a Natale), ancora devono coprire il vuoto lasciato dal marchio romano. La cui uscita di scena ha pesato anche sui margini.
Il maggiore impatto si è avuto a livello di utile operativo: in termini complessivi è sceso a 18,8 milioni (meno 17,9%), mentre nel segmento all'ingrosso è sceso addirittura del 42% «per effetto di svalutazioni di magazzino imputabili ai prodotti Fendi rimasti».
Estratto da Finanza&Mercati del 7/09/05 a cura di Pambianconews