A tre settimane di distanza dalla chiusura dell'offerta promossa da Zi.Fi su Zignago, Luca, Gaetano, Nicolò e Stefano Marzotto insieme a Marco Donà dalle Rose hanno già messo insieme oltre i due terzi del capitale sociale. Quorum sufficiente ad approvare un'eventuale fusione tra la società veicolo e Zignago.
La cordata che fa capo ai «Marzottini», legata da un patto di sindacato sul 48,3% del capitale, ha già raccolto il 22% delle azioni in circolazione arrivando così al 70,3% di Zignago. Questo significa, giocoforza, che qualcuno dei membri dell'altro lato della famiglia ha già accettato l'offerta promossa dai cugini che vale 18,6 euro per azione.
Nel prospetto dell'offerta lanciata il 12 luglio era previsto che a conclusione dell'Opa i «Marzottini» avrebbero raggiunto almeno «il 71,43% del capitale». In tal caso non sarebbe possibile lanciare l'Opa residuale (per cui è richiesto un quorum del 90%), ma «il numero di azioni ordinarie Zignago diffuse tra il pubblico potrebbe non essere sufficiente ad assicurare il regolare andamento delle negoziazioni» e Borsa Italiana potrebbe ordinarie la revoca dal listino. Comunque sia, a operazione conclusa verrà subito convocata l'assemblea per eleggere il nuovo cda, dato che al momento tutte le cariche esecutive sono ricoperte dal ramo della famiglia vicino a Favrin.
Estratto da Finanza&Mercati del 24/08/05 a cura di Pambianconews