Tessile e moda, arredamento e design, la cultura, il turismo e l'agroalimentare sono i settori di eccellenza e supremazia della produzione italiana che possono costituire il punto di forza per un'azione di rilancio della nostra economia. Si tratta infatti di comparti i cui prodotti “esemplificano e rendono immediatamente percepibile lo stile italiano, inteso come somma di valori, attitudini, comportamenti e relazioni sociali”.
È quanto si legge nel documento conclusivo dell'indagine conoscitiva sugli aspetti finanziari, monetari e creditizi connessi all'allargamento dell'Ue, approvato mercoledì scorso dalla commissione finanze e tesoro del Senato.
Il lavoro della commissione parlamentare presieduta da Riccardo Pedrizzi, che si è svolto su due differenti piani, quello delle audizioni in parlamento e quello dei sopralluoghi all'estero, mette in evidenza come il valore aggiunto di questi settori, che hanno il pregio di essere “ad alta densità culturale e identitaria”, sia rappresentato e incorporato nei prodotti e servizi offerti e rappresenta uno dei beni primari da tutelare e sviluppare.
“L'obiettivo strettamente economico”, conclude la relazione, “ha dimostrato di poter funzionare in un contesto espansivo e di sviluppo lineare. Quando invece aumentano i timori per l'incertezza futura e per le conseguenze della crisi economica si affacciano spinte populistiche nazionali e visioni particolaristiche, che stanno mettendo a rischio l'intero edificio comunitario”.
Estratto da ItaliaOggi del 29/07/05 a cura di Pambianconews