Tamara Mellon divorzia. Magari il nome dirà poco, ma per le fashion addict, cioè le maniache di moda & c, si tratta di un nome magico, che incarna la passione sfrenata per le scarpe e la caparbietà di una donna riuscita a realizzare il suo sogno. E da pochi mesi significa anche risorgere più forte di prima dopo un amore finito male (molto male).
La signora, 37 anni, magrissima, elegantissima, ricchissima, è miss Jimmy Choo, ovvero la fondatrice e produttrice delle scarpe più costose (e anche per questo amate) al mondo – per un paio con tacco a spillo e cristalli Swarovski possono chiedere fino a mille euro. In una decina d'anni ha creato un marchio da 200 milioni di dollari e soprattutto un modo di pensare che lei stessa riassume così: «Non dovrebbe essere un mondo di uomini: loro possono indossare i pantaloni, ma non potranno mai mettere i tacchi».
Quando nel 2000, quella che i tabloid inglesi chiamano la society princess (la principessa dell'alta società) sposò Matthew Mellon II, rampollo di un'importante famiglia di banchieri americani, vestita Valentino e con al collo un diamante da 41 carati, circondata dalla crema dell'alta società britannica e americana, tutti parlarono di «matrimonio da favola». Allora, nessuno dei trecento ospiti immaginava gli anni successivi di quella «scintillante» coppia fatti di sparizioni improvvise, tradimenti, cocktail di droga e alcol. E soprattutto nessuno avrebbe mai previsto un epilogo simile, con mister Mellon in tribunale a reclamare la fortuna economica della moglie.
Estratto da Corriere della Sera del 27/07/05 a cura di Pambianconews