Auto che ruggiscono quando si sfiora l'acceleratore. Panfili al largo della Costa Smeralda. Superattici con bagni che da soli valgono un comodo monolocale. Milanesi sempre più poveri? Non tutti. Negli ultimi anni il fossato che separa le classi sociali si è allargato. E i «ricchi» sono diventati ancora più ricchi. Anche sotto la Madonnina. Lo dimostrano i dati dell'Agenzia delle entrate della Lombardia. «Abbiamo puntato la lente su professionisti e imprese individuali che a Milano dichiarano ricavi compresi tra uno e dieci miliardi delle vecchie lire. Abbiamo scoperto che nel 2003 rispetto al 2002 il loro reddito netto è aumentato del 10 per cento», racconta il responsabile dell'ufficio studi, Giovanni Fabbiani.
In gran parte si tratta di liberi professionisti, personaggi dello spettacolo, imprenditori. Che della crisi sanno ben poco. A differenza di impiegati, insegnanti, pensionati, negli ultimi anni hanno visto lievitare le loro fortune. Quanti sono? Dai 2.607 mister miliardo milanesi del 2002 siamo scesi a 2.527 nel 2003. Dimostrazione che il circolo dei benestanti da ristretto è diventato addirittura esclusivo. Il loro reddito sembra strettamente legato alla residenza in centro: i circa 500 che abitano in zona uno nel 2002 hanno dichiarato un reddito netto medio di 500 mila euro. Saliti a 550 mila nel 2003.
Ma d'estate l'auto resta in garage. Meglio la barca. «Il mercato del noleggio e dell'affitto degli yacht superiori a 25 metri è in crescita. In Italia come nel resto del mondo. E nel nostro Paese a fare da traino sono soprattutto le piazze milanese e romana», dice Carlo Agliardi, presidente della Fraser Yachts Worldwide, società che ha appena aperto un ufficio a Milano. Secondo Agliardi, l'inversione di tendenza va collocata alla fine degli Anni '90. «Da cinque-sei anni le classi abbienti, soprattutto quelle che si sono scoperte tali da poco, sono più voyant, non hanno paura a mostrare le proprie ricchezze. Chi possedeva una Ferrari prima se la teneva a Montecarlo. Oggi non si fa problemi e la usa tranquillamente anche a Milano».
Estratto da Corriere della Sera del 25/07/05 a cura di Pambianconews