Si è conclusa con successo a Roma, lo scorso week end, la visita di una delegazione di sei giovani giornalisti cinesi attraverso l'Italia della moda.
Il tour, organizzato dall'ICE in collaborazione con la Camera Nazionale della Moda Italiana, ha toccato, nell'arco di una settimana, le città più importanti, simbolo dell'eccellenza del made in Italy, con lo scopo di promuovere una conoscenza diretta, presso gli operatori stranieri, del sistema moda e delle imprese del settore tessile abbigliamento.
La missione itinerante ha preso le mosse da Milano per poi raggiungere Reggio Emilia, Firenze ed infine Roma.
I giornalisti sono stati selezionati dagli Uffici ICE di Pechino e Shanghai tra i fashion editor ed i chief editor di alcune tra le maggiori testate di moda cinesi: Harper's Bazar, Miss Magazine, Men's Uno, Biba, Noblesse. Insieme al folto gruppo, composto da 4 donne ed un uomo, proveniente dalla carta stampata ha partecipato all'iniziativa anche la project manager del canale televisivo Channel Young, in vista della produzione del programma "Fashion World Tour", un nuovo concept dedicato ai brand che hanno fatto la storia della moda.
La tappa iniziale di Milano, arricchita dall'incontro di benvenuto organizzato dalla Camera Nazionale della Moda Italiana alla presenza del Cav. Mario Boselli, ha offerto ai giornalisti la possibilità di visitare gli showroom di Missoni, AEFFE, Valentino, Gianfranco Ferré, Iceberg e Trussardi e di visionare in anteprima le collezioni uomo e le pre-collezioni donna. Un'esperienza di grande impatto per i reporter cinesi, che ha loro permesso di entrare in diretto contatto con i responsabili delle vendite e gli addetti stampa delle griffe italiane, creando così uno scambio immediato di informazioni sulla stampa di moda in Cina e sulle sue potenzialità nella diffusione e nell'orientamento dei trend, seguiti da un numero sempre crescente di consumatori.
L'atmosfera di Milano, indiscussa capitale italiana della moda, ha catturato l'interesse dei giornalisti con il suo stile inconfondibile e la sua cultura, comunicando quel mix di design d'avanguardia e tradizione che rende grandi i nostri prodotti nel mondo.
Scendendo lungo lo stivale il viaggio al centro del Sistema Moda si è fermato a Reggio Emilia, per la precisione alla manifattura di San Maurizio, lo storico stabilimento produttivo del gruppo Max Mara. Qui i giornalisti hanno avuto modo di vedere da vicino i criteri di lavorazione e l'esperienza tecnica che caratterizzano la produzione di un capo d'abbigliamento italiano. L'interesse manifestato per le diverse fasi di lavorazione degli abiti, espresso dai giornalisti, ha sottolineato l'importanza di una simile iniziativa nel promuovere una reale conoscenza del made in Italy e della sua specificità.
Giunta a Firenze, la delegazione è stata accolta a Palazzo Ferragamo, splendida residenza storica e sede del celebre marchio di calzature nonché del Museo dedicato a Salvatore Ferragamo. I giornalisti sono stati condotti, attraverso le stanze del palazzo, alla scoperta della tradizione storica del marchio fiorentino, per poi toccare con mano le nuove tendenze moda presentate all'interno dello showroom donna, dove è stata presentata in anteprima la collezione di scarpe per la prossima primavera estate.
Il costante contatto con la tradizione manifatturiera del nostro Paese è stato senza dubbio il fil rouge che ha accompagnato questa missione itinerante in ogni sua tappa ed ha permesso di trasmettere la vivacità produttiva italiana che è stata tramandata intatta attraverso i decenni e le generazioni.
Il viaggio attraverso la cultura produttiva italiana passa attraverso le famiglie che hanno trasformato il proprio nome in griffe e da Firenze si sposta a Roma. Il tour della delegazione cinese si conclude infatti con la visita presso Palazzo Fendi, il nuovo cuore della maison romana, inaugurato lo scorso maggio, nel centro storico della capitale.
I giornalisti hanno potuto visitare, oltre al nuovo store, le sale di rappresentanza della residenza romana e il laboratorio in cui vengono elaborate le creazioni Fendi in pelliccia.
Attraverso questo viaggio la stampa cinese ha potuto verificare quanto profondo sia il legame che unisce, nel made in Italy, l'identità di un marchio e il territorio dove questo è nato e da dove si è alimentato il suo processo di creatività.
Anche le aziende italiane hanno così potuto conoscere da vicino le principali testate di moda pubblicate in Cina, riscontrando una significativa omogeneità degli standard operativi internazionali del settore.
L'incontro tra diverse professionalità ha dato vita ad un reale scambio culturale nell'interesse di un dialogo tra la realtà produttiva italiana e il mercato cinese che l'Istituto intende sempre più promuovere.