Umberto Marzotto tra giovedì e venerdì ha acquistato sul mercato 300 mila azioni Marzotto, circa lo 0,4% del capitale totale. In particolare, secondo quanto emerge da un filing model, il consigliere del gruppo di Valdagno il 14 luglio ha acquistato 96.500 azioni al prezzo unitario di 3,2859 euro, per un controvalore di 317 mila euro, e il 15 luglio ha comprato 203.500 titoli a 3,2265 euro l'uno, per un controvalore di 656 mila euro.
Anche ieri a Piazza Affari su Marzotto si sono registrati volumi eccezionali, pari a circa l'8% del capitale. Il titolo è da giorni sotto i riflettori sulle speculazioni di nuovi scontri all'interno della famiglia Marzotto-Donà dalle Rose dopo la battaglia per il controllo di Zignago. Le azioni Marzotto ieri hanno tuttavia chiuso le negoziazioni di Borsa a 2,92 euro, facendo registrare una flessione del 2,31%, dopo aver toccato venerdì un massimo storico a quota 3,7.
Secondo Gaetano Marzotto, che detiene una quota del 3,7% della società tessile, la performance dei giorni scorsi era legata al fatto che «il mercato si è accordo del valore dell'azienda e in particolare, che all'interno del gruppo ci sono asset patrimoniali importanti, al netto del debito pari a circa 120 milioni». L'imprenditore ha peraltro ammesso la possibilità che siano in arrivo nuovi accordi industriali, mentre ha escluso lotte intestine tra gli azionisti, gli stessi che però si sono confrontati per Zignago. Marzotto ha infine detto che potrebbe esser creato un nuovo patto di sindacato, dopo che a febbraio si è sciolto l'ultimo.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 19/07/05 a cura di Pambianconews